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Assofarm chiude la sua  42° Assemblea Federale con un livello di solidità senza precedenti. Non è purtroppo così per la farmacia italiana. Nel contesto di un periodo riformatore di grande interesse, sono presenti criticità che devono essere affrontate senza diffidenze ideologiche e difese di interessi di parte.


La splendida Napoli ha fatto da cornice alla presentazione di un bilancio federale senza precedenti, oltre 170.000 euro al netto delle imposte. Vero è che al raggiungimento di questo risultato ha concorso il fatto non ordinario della liquidazione di Assofarm Servizi. Altrettanto vero è però il fatto che la chiusura in attivo è ormai una tradizione per la nostra Federazione, caso forse unico nel panorama italiano delle associazioni nazionali di rappresentanza. Questo, peraltro, senza mai aumentare la quota partecipativa richiesta alle nostre Associate.

I dati economici sono inoltre accompagnati da uno stato di salute altrettanto eccellente delle relazioni interne alla Federazione. Dalla Giunta ai Coordinamenti Regionali, al Tavolo dei Direttori, Assofarm registra un livello di compattezza ideale per affrontare i dossier aperti sui tavoli istituzionali della Farmacia Italiana.


Primi fra tutti la Farmacia dei Servizi e la Nuova Remunerazione. Su quest’ultima, l’Assemblea delle Farmacie Comunali italiane ha rimandato ogni giudizio di merito alla fine dell’anno, quando sarà possibile valutare con maggiore oggettività i risultati del nuovo corso iniziato il marzo scorso.

Sulla prima, invece, nessun dubbio sul fatto che si debba procedere con più decisione di quanto si sta facendo oggi, sfruttando appieno l’occasione delle sperimentazioni ormai in atto in tutte le regioni italiane. 

Le istituzioni devono stimolarne maggiormente la diffusione. Le farmacie devono crederci davvero, investendo in formazione e logistica, partecipando con generosità ed evitando timori e tentennamenti.

Realizzare appieno le sperimentazioni sui territori, produrre risultati rilevanti che dimostrino l’efficacia dei servizi in farmacia, significa dotarci di un prerequisito fondamentale per fare il grande balzo in avanti che stiamo prospettando da qualche mese nel dibattito nazionale: l’accreditamento al SSN.

L’accreditamento innalzerà il livello di integrazione della Farmacia nella Sanità pubblica, l’accreditamento aprirà a nuove opportunità per la Farmacia alla nuova Sanità territoriale italiana.

Una scenario che certamente imporrebbe alle farmacie un innalzamento del loro impegno, ma che al contempo eviterebbe ai servizi di essere visti unicamento come tali (e quindi esposti alla mera negoziazione dei prezzi d’erogazione) e li eleverebbe a componente di un più ampio progetto di sviluppo del settore.


Propedeutica a questa grande svolta è però la soluzione positiva della carenza di farmacisti. E’ da un po’ che se ne discute, e le posizioni di Assofarm sono ormai note: in sintesi, ad un problema articolato come questo intendiamo rispondere con un complesso di contromisure, dai salari più sostanziosi (grazie alle risorse generate dalla farmacia dei servizi) al welfare aziendale, fino all’introduzione di figure di supporto come l’Assistente del Farmacista.


Quest’ultimo argomento merita una riflessione in più. Stiamo immaginando qualcosa di diverso da un “farmacista light”, un “farmacista di serie B” o altre superficiali semplificazioni.

Stiamo invece prefigurando la creazione di un professionista già presente in altri paesi nordeuropei (a Napoli abbiamo illustrato il caso olandese), un professionista dotato di competenze tanto scientifiche quanto operative in grado di supportare il farmacista nell’attività al banco. 

Un tecnico che, sotto la supervisione del farmacista, può dispensare farmaci e servizi. Fa questo non in sostituzione o sovrapposizione del farmacista, ma in quanto braccio operativo del farmacista stesso.

La farmacia italiana non ha bisogno di figure deboli e ambigue, necessita invece di mantenere la qualità attuale, attraverso la valorizzazione e il supporto offerto a chi oggi crea questa qualità, cioè il farmacista. 

Crediamo fermamente che oggi la farmacia e il farmacista non possano perdere tempo in nuove conflittualità. Nei paesi in cui è già realtà, la figura dell’Assistente non produce questi effetti. Crediamo invece che li possa creare il farmacista a partita iva, soggetto che attiva inevitabilmente tensioni coi colleghi e che per sua natura è quanto di più lontano potrebbe esservi con l’idea di relazione personale e continuativa col paziente e col territorio locale.


Sembriamo quegli eserciti inesperti che pongono attenzione solo al fronte senza preoccuparsi delle retrovie. Oggi rischiamo di vanificare anni di proposte riformatrici e lotta politica perché abbiamo trascurato la materia prima umana delle nostre strutture. 

Una farmacia riformata ma incapace di dispensare farmaci e servizi, non ha senso.

La posta in gioco è quindi enorme. E non possiamo permetterci il lusso di perdere tempo prezioso in disquisizioni stilistiche o polemiche sulle mezze parole. La centralità del farmacista può rimanere tale solo se rinnoveremo i processi dispensativi e gli organigrammi a loro supporto.


Luca Pieri 

presidente Assofarm

Il Coordinamento regionale Assofarm Lazio esprime la sua netta contrarietà ’, nel metodo e nel merito, nei confronti delle disposizioni emanate con l’art. 6 della Legge regionale n. 9/2024 del Lazio in materia di Distribuzione dei farmaci per conto del servizio sanitario regionale (DPC), che ha previsto una fortissima riduzione dell’aggio riconosciuto alle farmacie del territorio per tale servizio, portandolo al livello minimo nazionale, senza alcuna ponderazione né motivazione atta a giustificare il come ed il quanto di tale riduzione, che condurrebbe ad un taglio medio nei bilanci delle farmacie che potrebbe AGGIRARSI INTORNO AI 20.000 euro annui ciascuna.

La DPC, è doveroso rammentarlo, è quel sistema GRAZIE AL QUALE ALCUNI FARMACI IMPORTANTI VENGONO ACQUISTATI DA PARTE DELLE REGIONI MA DISTRIBUITI AI PAZIENTI ATTRAVERSO LE FARMACIE. MECCANISMO CHE AGEVOLA FORTEMENTE GLI UTENTI CHE DIVERSAMENTE DOVREBBERO RECARSI PRESSO ASL O OSPEDALI.

Il nuovo aggio ipotizzato non consente di remunerare nemmeno il mero costo del personale farmacista adibito alla gestione del servizio, che per ciascuna operazione oscilla tra i 6 e gli 8 euro, senza contare i costi di struttura, per aggi che in alcuni casi sarebbero dell’ordine di un euro! Il già precario equilibrio in cui versano molte farmacie comunali, che spesso prestano la loro attività in condizioni sociali o territoriali A DIR POCO marginali, rischia di venire gravemente colpito da tale ingiusta iniziativa che, giova rammentarlo, è stata assunta all’insaputa delle rappresentanze di categoria che pure avevano in corso interlocuzioni dirette volte a trovare un punto di equilibrio tra i diversi interessi e legittime aspettative delle parti coinvolte.

A fronte di tale unilaterale iniziativa la Regione Lazio  è, peraltro, una delle poche in cui non è ancora partita alcuna sperimentazione in materia di remunerazione del SSN per la Farmacia dei servizi e che ha previsto l’uscita dal circuito delle farmacie dei presidi di diagnostica per diabetici.

Assofarm Lazio, nel rispetto della mission dell’associazione, resta comunque disponibile ad operare per una revisione concordata della suddetta disposizione, in un quadro di intese e non di forzature, affinché si possa RAFFORZARE E NON INDEBOLIRE il ruolo delle farmacie in generale e di quelle pubbliche in particolare, favorendo la distribuzione sul territorio dell’assistenza farmaceutica, l’equo riconoscimento dell’impegno delle farmacie, il consolidamento della farmacia dei servizi.

Noi ci saremo, pertanto, ma confidiamo di trovare la disponibilità di tutti ad aprire un vero tavolo di confronto, SGOMBRO DA SCELTE UNILATERALI, poiché desideriamo evitare rotture traumatiche che penalizzerebbero innanzitutto i cittadini.

Il Coordinatore Assofarm Lazio

Avv. Enrico Cellentani

Nei giorni scorsi si è tenuta l’assemblea di Far.Com SpA con la presentazione e l’approvazione dei dati del bilancio consuntivo 2023. Ne è emerso un fatturato complessivo di 17.289.404 euro e un utile in crescita, che si attesta sui 1.121.953 euro (+ 46.485 euro rispetto all’anno precedente).

In continuità con l’anno precedente, nel 2023 è andata progressivamente diminuendo la richiesta di tamponi antigenici rapidi, così come la domanda di prodotti di protezione contro il Coronavirus (mascherine, gel lavamani, saturimetri e altro). Tuttavia, questa parte di fatturato è stato in ampia parte sostituito dall’aumento della richiesta di altri servizi offerti dalle farmacie, che hanno visto una crescita e dunque un progressivo consolidamento dell’Azienda. 

Un grande risultato ottenuto grazie all’ottimo lavoro di una squadra di farmacisti e personale non laureato che ogni giorno garantisce nelle sette farmacie comunali pistoiesi servizi qualificati e consulenze professionali. Da tempo, infatti, alla dispensazione del farmaco (in convenzione, in DPC, su ricetta o in vendita libera) accompagnata da consigli o informazioni utili, le farmacie comunali affiancano altre prestazioni, utilizzate da una fascia sempre più ampia della popolazione (vaccinazioni, telemedicina, prenotazioni CUP, attività di prevenzione gratuita).

Se il 2023 è stato l’anno della ripartenza dopo la pandemia Covid, nel 2024 Far.com. è pronta a proporre e presentare nuove sperimentazioni su servizi di prevenzione e di aderenza alla terapia.

L’Amministratore Unico di Farcom Sandra Palandri nota come la fidelizzazione dei clienti gratifichi e crei un circolo virtuoso, permettendo di riversare buona parte dell’utile prodotto per sostenere progetti sui territori comunali nei quali operano le farmacie comunali (Pistoia, Agliana, Quarrata e Larciano), non solo attraverso la distribuzione dei dividendi, ma anche con la riproposizione del bando di sponsorizzazione alle associazioni di volontariato, l’Art Bonus per l’Associazione Teatrale Pistoiese, il sostegno ad iniziative musicali e sportive locali (Unione Ciclistica Larcianese, Coppa Diddi ad Agliana, Quarrata World Music e altre).

Proprio per capire quanto e come Far.Com.S.p.A. sia in grado di creare valore, quest’anno la società ha voluto impegnarsi nella produzione, insieme al bilancio sociale, di un primo rapporto di sostenibilità, in modo semplificato e ridotto, ma capace di mostrare come le scelte aziendali si concretizzano e si traducono in valore non solo da un punto di vista sociale e di governance, ma anche da un punto di vista ambientale.

Fanno notare gli assessori alle Partecipate e alle Politiche di inclusione sociale del Comune di Pistoia che nel 2023 le Farmacie Comunali hanno evidenziato ancora una volta un risultato positivo che racconta di una realtà solida e dalla quale emerge la capacità dell’Azienda di rispondere, con competenza e professionalità, alle diverse e variegate esigenze della cittadinanza. Le farmacie sono, dunque, un presidio non solo per la distribuzione del farmaco, ma anche per l’erogazione di servizi e comunque in costante relazione con le numerose organizzazioni del Terzo settore, del privato o istituzioni pubbliche, che sono gestori o partner di progettualità in essere e in divenire.

Oltre dieci milioni di fatturato e un utile pari a 641mila euro, quasi raddoppiato rispetto all’anno precedente. Sono questi, in estrema sintesi, i  numeri del bilancio consuntivo 2023 delle farmacie comunali spa che, come sottolineato dal consiglio di amministrazione, ha raggiunto “risultati mai visti sia in termini economici che di erogazione di servizi per i cittadini di Lucca, ma anche di Bagni di Lucca e Capannori”.

Il bilancio è stato presentato il 7 giugno alla presenza del presidente delle farmacie comunali spa Andrea Casali, dell’amministratore delegato di farmacie comunali spa Antonino Rivara, dell’amministratore unico di Lucca Holding Marco Porciani, del sindaco di Bagni di Lucca Paolo Michelini e della consigliera (di nomina pubblica) delle farmacie comunali Annamaria Frigo.

Analizzando l’analitico e complesso bilancio della società – che vede suddivise le quote nel 72% della componente privata, la Farma Acquisition Holding SpA, il 25% della Lucca Holding spa e il restante 3% del comune di Bagni di Lucca – si registra un utile d’esercizio pari a 641mila euro (lo scorso anno si era fermato a 386mila euro), che verrà distribuito quale dividendo pari a 0,35 euro per ciascuna azione posseduta.

Da segnalare che la società ha sempre generato liquidità, si trova in un buon equilibrio finanziario, confermato anche dal fatto che ha consentito di ridurre il capitale sociale per esubero da 5,688 milioni di euro a 2,068 milioni con restituzione agli azionisti di 3,620 milioni di euro a dicembre 2023, di cui 905 mila euro a Lucca Holding Spa e 108 mila euro al comune Bagni di Lucca e il restante all’azionista di maggioranza Fah Spa. Insomma, anche per chi non conosce a fondo questi meccanismi finanziari, il dato che emerge distintamente e che dimostra una gestione oculata e coerente, ma attenta alla mission aziendale e alle dinamiche socio-economiche di cui fa parte una azienda di questa natura, è un fatturato in crescita, che si attesta sui 10,7 milioni di euro (aumentato circa di 300mila euro rispetto allo scorso anno), e un utile d’esercizio notevole, che permette ottime ricadute per i titolari delle partecipazioni azionarie.

Tutto questo rispettando e incrementando i doveri di una mission aziendale che si fonda su tre pilastri: salute, benessere e prevenzione e che ha visto operare sempre più incisivamente le farmacie comunali (5 a Lucca, 1 a Fornoli e 2 in gestione a Capannori) promuovendo la ‘farmacia dei servizi’, mantenendo politiche di calmiere prezzo e con diverse iniziative di sconti con campagne taglio prezzi, nonché campagne informative e promozionali sui temi sanitari più rilevanti e una professionalità crescente in qualità e presenza nelle farmacie comunali. (serchioindiretta.it)

Cresce il valore della produzione delle farmacie comunali di Gorizia, così come l’utile di esercizio rispetto alle previsioni. Lunedì pomeriggio dalle 16, il consiglio comunale si riunirà per discutere dei bilanci consuntivi 2023 e di previsione 2024 dell’Azienda speciale farmaceutica, che controlla i due siti di Sant’Andrea e Sant’Anna. Proprio quest’ultima è attualmente interessata dai lavori di ampliamento grazie a un investimento da 660mila euro. L’obiettivo è terminare il cantiere entro la fine dell’anno, introducendo nuovi servizi.

Nel frattempo, lunedì i vertici dell’impresa controllata dal Comune saranno in Aula per rispondere alle domande dei consiglieri, dopo la seduta in commissione dei giorni scorsi. «Il bilancio di rendiconto - anticipa il presidente delle Farmacie, Alessandro Gallo - è in linea con quanto preventivato nell’anno precedente. L’utile di esercizio previsto era di 141mila euro e alla fine è stato di oltre 155mila. Il valore della produzione dell’azienda è in aumento, passando dai 2,4 milioni preventivati agli attuali 2,5 milioni di euro».

A bilancio, peraltro, mancano circa 90mila euro che l’azienda vanta come credito nei confronti dell’ormai ex broker finanziario. Una somma non riscossa ancora: «Ci siamo mossi anche legalmente per tutelare l’Azienda - conferma Gallo - è in atto un procedimento giudiziario. Abbiamo messo in atto tutti i necessari atti per recuperare quella somma». In ogni caso, il presidente rileva anche l’aumento della pianta organica a 11 dipendenti, aprendo ora a ulteriori figure da inserire nella rinnovata farmacia di via Garzarolli, una volta completata.

«Tutto ciò - sottolinea - da un quadro di valore positivo, siamo in linea rispetto alle previsioni». Fa anche il punto sui servizi offerti, rilevando che nel 2023 sono state somministrate 759 vaccinazioni, di cui 359 anti-Covid e 220 per l’antinfluenzale. Rivendica poi gli interventi fatti anche nel presidio di Sant’Andrea a seguito dell’aggressione di un farmacista, nel marzo 2023, e sulla cultura della sanità: «Abbiamo organizzato al Kulturni dom una giornata dedicati ai disturbi dell’alimentazione nei giovani, avendo un ottimo riscontro di pubblico».

C’è poi «l’ottima risposta sulla consegna dei farmaci a domicilio, avviata un anno e mezza fa e il servizio sta crescendo. L’investimento fatto si è ripagato da solo». Per quanto riguarda invece il bilancio di previsione, ultimo punto all’ordine del giorno, spiega che «ci siamo tenuti più bassi rispetto al recente passato, in attesa di vedere l’evoluzione che ci sarà in base a lavori a Sant’Anna e su quanto l’azienda andrà a incrementare con la nuova farmacia. Nonostante tutto, contiamo di rimanere in linea con gli anni precedenti». (ilgoriziano.it)

"Dopo l’annata record del 2022 in epoca Covid, anche nel 2023 abbiamo raggiunto un risultato lusinghiero: il bilancio annuale si è chiuso con un utile netto di 23.104 euro e un fatturato che sfiora i tre milioni, registrando poi un incremento, rispetto alla precedente gestione nel 2015, di quasi 600mila euro". Lo afferma Mario Properzi, amministratore unico dell’Azienda servizi Potenza Picena, la partecipata comunale che gestisce le due farmacie comunali e il servizio dei parcheggi a pagamento.

"L’introito è il frutto dei proventi derivanti dalla gestione dei due rami d’azienda – dice Properzi –. All’utile, si devono aggiungere le cifre esborsate a vario titolo nei confronti del Comune: 103mila euro per l’affitto di azienda, 27mila per sponsorizzazioni, 75mila per scontistica, e la retrocessione del 45 per cento degli incassi dei parcheggi (pari a 46.831 euro). Per il ramo farmacie – sottolinea ancora –, il 2023 è stato un anno importante: abbiamo adottato l’orario unico nella farmacia di via Toscanini, stabilizzando il contratto part-time di una dottoressa e assumendo a tempo determinato un farmacista. Con queste assunzioni, abbiamo creato cinque nuovi posti di lavoro". Ma non finiscono qua le novità introdotte nell’ultimo anno. "Con entrambe le sedi abbiamo aderito alla cosidetta farmacia dei servizi, che permette di somministrare ai cittadini svariate prestazioni, dalla misurazione di glicemia, azotemia, colesterolemia, fino all’esecuzione di Ecg, holter cardiaco e pressorio. Sotto questo profilo potenzieremo la gamma, nell’auspicio di avere a disposizione un infermiere di prossimità, con la consapevolezza di poter disporre di un magazzino robotizzato, due locker-distributori, un’App dedicata, e presto un totem tagliacode. Mentre con la gestione dei parcheggi, si è cominciato in via sperimentale nel giugno del 2022. E la stagione 2023 si è chiusa con un ottimo risultato che ha superato di gran lunga l’obiettivo, fruttando al Comune la notevole cifra di quasi 50mila euro, tra retrocessione del 45 per cento dell’incasso e l’utile di gestione. Con un solo ausiliario del traffico, la scarsa disponibilità degli stalli, l’estrema risicatezza delle tariffe estive, era difficile fare di più". (ilrestodelcarlino.it)

Le Farmacie Comunali Fvg nascono nel 2005 per volontà del comune di Porcia (Pn). A distanza di quasi vent’anni le Farmacie Comunali nel territorio comunale di Porcia sono diventate due e tre altre farmacie fra il comune di Brugnera, di Maniago, e di Chions.

L’obiettivo prioritario di queste farmacie comunali non è solo quello di dispensare medicinali ma di promuovere iniziative socio-assistenziali, a beneficio della collettività. E’ il sindaco di Porcia, Marco Sartini a spiegare l’ultima iniziativa posta in essere proprio in questi giorni, frutto di un accordo fra le Farmacie Comunali e la Croce Rossa Fvg.

“E’ stato firmato un accordo proprio in questi giorni – spiega il sindaco Sartini – con le Farmacie Comunali Fvg e la Croce Rossa Fvg, che prevede un primo servizio di prelievo del sangue nelle sedi delle farmacie dispiegate nel territorio ed oltre a questo, di avere in prospettiva anche un servizio di infermiere di comunità sempre con la collaborazione di Croce Rossa Fvg, che si occuperà dei bisogni e delle necessità sul territorio”.

Le prenotazioni per i prelievi del sangue saranno prenotabili sia attraverso il portale di Croce Rossa Fvg che nella farmacie comunali, mentre la presenza dell’infermiere di famiglia, messo a disposizione sempre da Croce Rossa sarà presente previo ulteriore accordo, sempre per i comuni di Porcia, Brugnera, Maniago e Chions.

“Con questa intesa annunciamo la nostra presenza nelle Farmacie Comunali Fvg – spiega la presiedente regionale Milena Maria Cisilino ai microfoni di TGM - che porterà, secondo i turni prestabiliti un infermiere di Croce Rossa presso le strutture delle farmacie per svolgere l’attività di prelievo. E’ un progetto che ci avvicina sempre più alla comunità dando ulteriore accesso alle cure sanitarie e che rientra nel progetto più generale di centro clinico di Croce Rossa Fvg”.

La risposta dell’esame del sangue, una volta eseguito, sarà trattato come un comune analisi del sangue che però sarà svolto nel centro analisi del Cri ed inviato via email all’interessato, ovvero scaricabile dal portale o presso la farmacia in forma cartacea. (quotidianosanita.it)

La rinnovata farmacia 100% comunale di Montalto delle Marche amplia i servizi all’insegna di prevenzione e innovazione. Sarà infatti la prima farmacia della Regione Marche ad attivare servizi di telemedicina per i cittadini, nell’ottica sempre più concreta di “farmacia dei servizi”.

Sarà come entrare in un poliambulatorio specializzato. La strumentazione all’avanguardia si trova infatti già all’interno della Farmacia e sarà presto attiva, grazie anche ai passati investimenti per il cablaggio della fibra ottica, necessaria per far funzionare macchinari di quel calibro.

I cittadini potranno quindi recarsi in Farmacia e – attraverso strumenti di telemedicina – saranno messi nelle condizioni di collegarsi con medici specialisti per consulenza cardiologica, psicologica, di medicina generale, dermatologia e otorino, e anche endocrinologia, ortopedica, pneumologica, allergologica, odontoiatrica, geriatrica, oncologica, psichiatrica, neurologica, ginecologica, urologica, personal trainer, fisiatrica, di neonatologia, ostetrica e pediatrica. E, tra tutte, proprio quella pediatrica sarà di certo la consulenza su cui potranno essere garantite consulenze nei più brevi tempi possibili, dato l’altissimo numero di pediatri specializzati in telemedicina e registrati.

Nello specifico, dopo aver prenotato una visita nella Farmacia di Montalto, nel giro di 15/20 minuti sarà già disponibile la consulenza di medicina generale, mentre per tutte le altre visite specialistiche il tempo di attesa sarà di 24, massimo 48 ore. Da quel momento in poi dall’altra parte dello schermo i cittadini potranno ricevere consulenze da medici collegati da tutta Italia, professionisti altamente qualificati e preparati per questo tipo di attività che potranno avvalersi di tutti gli strumenti necessari per la diagnostica e per poter valutare al meglio, prescrivere e creare una cartella medica che rimarrà sempre a disposizione come storico del paziente.

Questo importante servizio alla comunità sarà sempre disponibile durante gli orari di apertura della Farmacia comunale di Montalto delle Marche, quindi con la certezza per il paziente di avere sempre un medico o uno specialista a disposizione dopo pochi minuti o, al massimo, dopo uno/due giorni per visite specialistiche particolari. Per quanto riguarda i costi: i residenti a Montalto e frazioni potranno usufruire di un prezzo dedicato calmierato, sempre nell’ottica del Comune di fornire un servizio alla comunità del luogo, oltre che garantire un importante presidio per l’intera area interna. (youtvrs.it)

Taglio del nastro della Farmacia comunale numero 1, la Sindaca Foronchi: “Consegnato alla città un presidio rinnovato, al passo con i tempi e vicino alla gente”

Il presidente nazionale di Assofarm Pieri: “Un luogo che svolge un ruolo sociale e rappresenta il primo step della sanità sul territorio con l’offerta di servizi diagnostici”.

“Abbiamo regalato alla città una farmacia rinnovata al passo con i tempi, sempre più vicina alla gente, che offrirà nuovi servizi di prossimità, professionalità e supporto”. Queste le parole della sindaca di Cattolica Franca Foronchi, all’inaugurazione, stamattina, della storica farmacia comunale nella nuova sede di via del Prete, angolo via Fiume. Un taglio del nastro importante a cui si è arrivati grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, tra Comune di Cattolica e la società Farmacie Comunali di Riccione, che porterà quella che è la più antica farmacia comunale della città, che tra due anni compirà 60 anni, ad essere un presidio al passo con i tempi.
“Questo presidio, raddoppiato negli spazi e moderno, è la conferma che il pubblico ha bisogno del privato – spiega la prima cittadina – e questo binomio è la sfida del presente e del futuro, una collaborazione su cui la nostra Amministrazione crede molto. Senza questo restauro, questi locali sarebbero rimasti chiusi, lasciando spento un tratto centrale della zona a più vocazione turistica di Cattolica. Grazie al “gruppo Aspes” abbiamo ridato vita a questo luogo della città. Auguro a chi lavora in farmacia di essere sempre a disposizione delle persone perché accoglierle con pazienza e gentilezza è la formula vincente, che porta benessere a tutti”.
“Siamo molto contenti di avere un presidio nuovo e moderno come la Farmacia numero 1 – interviene l’assessore ai Servizi socio sanitari Nicola Romeo – che sarà capace di rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini e cittadine”.
“Siamo molto soddisfatti perché con il rinnovo di questa storica Farmacia, la prima di Cattolica, regaliamo alla città uno spazio che potrà ora esprimere al meglio il proprio ruolo sociale sulla zona – commenta il presidente nazionale di Assofarm Luca Pieri – Una farmacia del futuro, con spazi raddoppiati, che, oltre a dispensare farmaci, è un luogo che offre servizi, rappresentando così il primo step della sanità sul territorio. Siamo in una fase di evoluzione delle farmacie molto importante. Finalmente abbiamo consegnato a residenti e turisti un presidio indispensabile in un punto strategico di Cattolica e già operativo in anticipo sull’avvio della stagione estiva, come avevamo annunciato”.
Oltre alla vendita di farmaci, il nuovo presidio di servizi offre anche prestazioni come la misurazione della pressione, elettrocardiogramma, holter cardiaco e pressorio, spirometria, prenotazione cup e autoanalisi (glicemia, emoglobina glicata, colesterolo totale, colesterolo hdl e ldl e trigliceridi). (lapiazzarimini.it)

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