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Un'occasione per fare il punto sulla “farmacia dei servizi” e il suo impatto sulla sanità del territorio, in un’ottica di piena integrazione con il Ssn e con l’obiettivo di garantire ai cittadini un migliore accesso ai servizi e alle prestazioni sanitarie nella dimensione della prossimità.

Questo l’obiettivo del dialogue meeting organizzato ieri dalla rivista di politica sanitaria Italian Health Policy Brief (Ihpb), con il patrocinio della Fofi e della Federfarma, tenutosi nella sede del Nobile Collegio Chimico Farmaceutico sul tema Farmacia dei Servizi. Primo presidio sanitario di prossimità. Il consolidamento del ruolo del farmacista: dal counseling alla vaccinazione, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni, stakeholder, associazioni di pazienti, medici e ovviamente della professione farmaceutica.

L’evento ha confermato l’unanime riconoscimento che il mondo della sanità, le istituzioni e, quel che più conta, i cittadini riservano al percorso di evoluzione del ruolo del farmacista nelle farmacie di comunità nell’ultimo decennio, un percorso che peraltro ancora continua in direzione dell’assunzione di nuove funzioni professionali utili a rafforzare la sanità del territorio.

Paradigma perfetto del “cammino virtuoso” che a partire dalla legge n.153/09 (primo mattone della “farmacia dei servizi”) hanno compiuto farmacie e farmacisti è stato il ruolo svolto nella gestione dell’emergenza pandemica del Covid 19. Proprio quell’esperienza, con i contributi estremamente importanti assicurati al Ssn e alla comunità nazionale nel tracciamento dei contagi e nelle campagne vaccinali, ha dimostrato come i presidi della croce verde possano e debbano proseguire e consolidare l’importante percorso degli ultimi an. In particolare, come è emerso dal confronto romano, si tratta di rendere strutturali le nuove funzioni fin qui acquisite (come vaccinazioni, test diagnostici e distribuzione di farmaci antivirali) e acquisirne di nuove, per rendere sempre più accessibili – grazie alla capillarità degli esercizi – i servizi e le prestazioni sanitarie del Ssn, a maggior tutela della salute dei cittadini.

All’incontro ha partecipato anche il sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, per ribadire nel suo intervento che “la farmacia dei servizi è uno strumento integrativo alle strategie di prossimità e accessibilità nel quadro delle cure primarie e di sostegno alla deospedalizzazione della sanità. Il ruolo del farmacista sta evolvendo verso nuove attività ancora più estese e di natura strutturale, diventando sempre più fondamentale presidio di prossimità per le vaccinazioni, i test diagnostici, attività di screening, dispensazione di nuovi e sempre più complessi farmaci”.

“Tutte potenzialità enormi” ha concluso l’esponente di governo, anch’egli farmacista “che necessitano di percorsi normativi adeguati affinché vengano messe in campo in modo estensivo in tutta Italia”. (rifday.it)